Border Nights, puntata 261 (Enzo Pennetta-Marco Travaglini-Giacomo Pacini 13-02-2018)

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Saranno con noi Enzo Pennetta per parlare di evoluzione, contemporaneità e Ufo e Marco Travaglini, dell'Atelier Spadolini di Riccione: chi era davvero Alberto Spadolini, allievo di Gabriele D'Annunzio?Apertura con la notizia della settimana in compagnia di Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.EVOLUZIONE, DARWIN E INFORMAZIONE: ENZO PENNETTAPrimo ospite sarà Enzo Pennetta. biologo, insegnante di scienze naturali, si occupa di iniziative legate alla didattica delle scienze e di attività di formazione culturale. "Sono nato a Roma nel 1960 e ho conseguito nel 1984 la laurea in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nello stesso anno ho iniziato a lavorare come insegnante. Nel 1989 ho conseguito una laurea in Farmacia, presso la stessa università “La Sapienza”. Spinto dall’interesse per la cultura umanistica oltre che scientifica, nel 1986 ho incontrato lo scrittore Stanislao Nievo (già vincitore del premio Campiello nel 1975 e del premio Strega nel 1989) col quale è nato un rapporto di stima e amicizia che ha poi portato alla collaborazione all’iniziativa dei “Parchi Letterari” e alla redazione del libro “I Parchi Letterari del ‘900” edito da Ricciardi e Associati. Con lo stesso Stanislao Nievo ho poi scritto a quattro mani il romanzo “Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse” edito da Marsilio nel 2004, un romanzo i cui protagonisti, un professore e un giornalista definiti “Due ricercatori d’oggi”, sono gli alter ego degli autori. Un incontro importante quello con Nievo, con un uomo che poteva considerarsi l’ultimo rappresentante di un’epoca passata, l’ultimo grande esploratore, un uomo di rara intelligenza spinto da un desiderio di conoscere che l’aveva portato a viaggiare come fotografo e giornalista per oltre 90 paesi del mondo, un ricercatore nel senso più ampio del termine. Come molti grandi naturalisti ed esploratori dell’800 e del ‘900, Nievo aveva cominciato a sognare l’Africa guardando gli animali dello Zoo e a pensare all’evoluzione osservando gli scheletri e le collezioni del Museo Civico di Zoologia. Ma era anche affascinato dall’antropologia e di questo ne sono testimoni gli oggetti da lui portati di ritorno dai numerosi viaggi, alcuni dei quali donati al Museo Etnografico Pigorini di Roma. Negli anni di questa decennale amicizia (Stanisalo Nievo è scomparso nel 2006), è cresciuto l’interesse per la ricerca e lo studio di argomenti che usualmente sono distanti, un interesse che mi ha portato a guardare in un modo “sintetico” realtà apparentemente estranee. Questo approccio ha comportato un “cambiamento di scala” nell’osservazione della realtà, un cambiamento di prospettiva che ha consentito di scorgere le fenomenologie studiate nel loro insieme permettendo di accostare ad esempio la teoria dell’evoluzione darwiniana alle politiche coloniali britanniche prima e successivamente alle politiche attuali verso il terzo mondo. Lo studio con una scala appropriata ha permesso inoltre di vedere una strana associazione di teorie scientifiche sulla vita extraterrestre, teorie di cui parlano qualificati esponenti della scienza quali Carlo Rubbia e Stephen Hawking, alle pratiche totalmente antiscientifiche del sottobosco dell’esoterismo ottocentesco fino alle sue propaggini settarie nel ’900. Da quest’ultimo studio è scaturito un saggio la cui finalità è quella di mostrare come possa insinuarsi nel pensiero comune una falsa scienza, e confondersi con quella vera, senza che spesso neanche gli addetti ai lavori si rendano conto del fenomeno. È nato così “Extraterrestri: le radici occulte di un mito moderno” (Rubbettino, 2011), scritto con Gianluca Marletta esperto di storia delle religioni e di esoterismo, che vuole essere un contributo per tutti coloro che rischiano di dare credito alla maschera pseudoscientifica indossata da antiche credenze esoteriche che hanno cercato di riciclarsi dietro il fenomeno UFO, un libro che intende mostrare l’operazione di...

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