Border Nights, puntata 285 (Carlo Infanti, Enrico Gianini, Alberto Negri 23-10-2018)

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Quinta puntata stagionale per Border Nights – La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes. Parleremo della condanna in Cassazione di Massimo Bossetti e dell’omicidio di Yara con Carlo Infanti e di scie chimiche denunciate dall’interno con Enrico Gianini.Inizio di puntata come sempre con la notizia della settimana con Federica Francesconi e Paolo Franceschetti.CASO YARA, ERGASTOLO PER BOSSETTI: CARLO INFANTINella prima parte torneremo a parlare del caso Yara dopo la sentenza definitiva di condanna per Massimo Bossetti da parte della Cassazione. Sarà collegato con noi Carlo Infanti autore de “In nome del popolo italiano”. Attore, regista e produttore. Nel 2007 scrive dirige e produce il suo primo film dal titolo “La verità negata”, sulla strage di via Fani e l’omicidio di Aldo Moro, che presenterà nel 2008 alle selezioni del festival di Cannes, lo stesso anno presenta il film in oltre cinquanta città italiane con la partecipazione di Maria Fida Moro. nel 2012, debutta con lo spettacolo Moro, la verità negata, la versione teatrale del film “La verità negata”, tutt’ora in tournee nei teatri di tutta Italia. Carlo Infanti, con l’ultimo volume, ha inteso far riflette sui numerosi documenti che pongono seri dubbi sulla colpevolezza di Massimo Giuseppe Bossetti, presunto autore del delitto di Yara Gambirasio.“Non è mia intenzione muovere una critica per come sono state condotte le indagini per il delitto della giovane ginnasta di Brembate di Sopra”, dichiara l’autore Carlo Infanti. “Ma non posso neppure fingere di non sapere che per quelle indagini il Bossetti ha preso l’ergastolo”. Le procedure degli inquirenti, come le relative analisi del DNA trovato sugli slip e i leggins di Yara Gambirasio, per individuare “Ignoto 1” lasciano spazio ad ampi dubbi sul verdetto di colpevolezza, di Massimo Giuseppe Bossetti “al di la di ogni ragionevole dubbio”. La ricerca delle piste alternative non è per l’autore un capitolo chiuso dopo l’arresto dei Massimo Bossetti, ma bensì un punto di partenza per l’individuazione del vero colpevole. Granitiche risultano le prove individuate dall’autore, che dimostrano come Yara non può essere morta nel campo di Chignolo d’Isola la sera del 26 novembre 2010. Prove che faranno sobbalzare dalla sedia più di un lettore, oltre ai, protagonisti di questa drammatica e complicata vicenda.HA DENUNCIATO DALL’INTERNO LE SCIE CHIMICHE: ENRICO GIANININella seconda parte torneremo a parlare di quel fenomeno chiamato “geoingegneria clandestina” o scie chimiche. Con noi Enrico Gianini, ex operatore aeroportuale di Milano-Malpensa. Per le sue dichiarazioni, forse, ha perso il posto di lavoro. Era addetto al carico e scarico dei bagagli sugli aerei di linea. In un video-denuncia aveva raccontato che tutti sanno e sono a conoscenza del fenomeno scie. “Voglio fare un appunto a chi vedrà questo video e vorrà portarmi in tribunale. Noi lavoriamo 8 ore al giorno sotto quegli aerei. Siamo immersi in un bagno chimico, non sappiamo neanche di che cosa si tratta. Se qualcuno viene fuori con qualsiasi minaccia giuridica, io vi metterò in condizioni di dover spiegare, a tutti gli aeroportuali e al popolo italiano, come mai i vostri aerei sversano sostanze chimiche sul piazzale senza permesso. Non mi interessa il cielo: basta solo il piazzale”.Così Libre Idee raccontava questa clamorosa denuncia: “Aerei fantasma che spengono il Transponder e spariscono dai radar passivi delle torri di controllo. Voli civili che di colpo, varcato lo spazio aereo italiano, vengono configurati come voli militari. E ancora: velivoli che da qualche anno vengono caricati in modo anomalo, con i bagagli non più nelle stive di coda. Ma soprattutto: aerei che, una volta a terra, perdono liquidi strani, da misteriosi tubicini, appena il loro contenuto si scongela”.IL BARBARO OMICIDIO DI JAMAL KASHOGGI:...

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