Arte avvelenata contro l’intelligenza artificiale

Il Disinformatico - Een podcast door RSI - Radiotelevisione svizzera - Vrijdagen

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Le grandi aziende dell’intelligenza artificiale stanno usando le nostre foto e le immagini che pubblichiamo per addestrare i loro software. Fotografi, artisti visivi e illustratori contestano che le loro opere vengono usate da queste società per arricchirsi senza riconoscere a loro un compenso e addirittura per imparare il loro stile e poi permettere agli altri di imitarlo. Le loro vendite crollano, perché tanto basta usare ChatGPT o simili per creare un’illustrazione che sembra fatta da loro (o quasi). Anche le foto dei figli messe sui social network sono state raccattate in massa dalle intelligenze artificiali, con tanto di nomi e cognomi che li identificano, e possono quindi riemergere per esempio nelle foto sintetiche illegali di abusi su minori. Ma ci sono vari modi per difendersi e per rendere indigeste per le intelligenze artificiali le nostre creazioni visive. Uno di questi modi, il più drastico, consiste nel mettere del veleno nelle proprie immagini. Veleno digitale, s’intende. Questa puntata spiega le principali tecniche di protezione delle proprie immagini e fa i conti di quanta energia consuma tutta questa tecnologia.

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