Estate: la cosiddetta congestione dopo essersi tuffati in acqua... è una possibilità reale o soltanto un mito?
La vita alla luce delle Bioscienze Sistemiche - Een podcast door Michele Blum

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Nei paesi latini come l'Italia e la Svizzera italiana (canton Ticino), spesso viene divulgato il pericolo del cosiddetto "shock termico" riferito al tuffo "a secco" in acqua fredda, che potrebbe - secondo il mito - causare conseguenze sull'organismo.Nei paesi come Finlandia, Norvegia, Svezia, Danimarca e anche in alcune zone della Russia, invece, tuffarsi nei laghi ghiacciati (o nel mare gelido) è una pratica diffusa, regolare e considerata salutare. Di regola la loro prassi è la seguente:Sauna bollente (a 80–100°C)Subito dopo: tuffo nel lago ghiacciato (0–4°C)Poi: relax e riposoSempre da noi, in Ticino, si compiono traversate a nuoto in stagioni fredde.Quindi che ne è della cosiddetta congestione tanto divulgata?È vero che l'organismo ogni volta che cambia ambiente deve adattarsi ad esso (lo fa o con la fisiologia normale oppure, se sollecitato da uno shock biologico, con la fisiologia speciale), ma occorre distinguere i sintomi adattativi del contesto specifico del lago (o mare) da quello di un programma biologico speciale in corso.Attenzione: altra cosa è l'ipotermia (il corpo perde la capacità di autoregolarsi e scende oltre i 35° perché sta finendo le energie immagazzinate). Ne parliamo proprio in questo episodio.www.bioscienzesistemiche.comVivi la tua esperienza biosistemica passando una Giornata con noi.Scopri di che si tratta cliccando quiAbbiamo anche un Magazine pieno di articoli.Inoltre puoi scrivermi qui: [email protected] approfondire questi temi? Pubblichiamo ogni tanto materiale inedito e didattico nella nostra Accademia virtuale su Telegram (canale), basta cliccare qui.Se hai un tema o domande, puoi inserirti nel nostro gruppo di studio: chat di Telegram Cogli tutte queste opportunità!