Le Radici dell'Orgoglio Ep.#10 - E vizietto sia! (1978-1979)

Cinema, moda, televisione, locali, stampa, convegni e dimostrazioni di piazza: la “diversità” non è più confinata e confinabile ai margini della società.La fine degli anni Settanta vede il variegato movimento LGBT sempre più cosciente di sé e determinato.Gli anni della sfida e della provocazione hanno scrollato l’indifferenza della società italiana, che adesso è costretta a fare i conti con l’omosessualità in tutte le sue sfumature.Termina qui il primo capitolo del nostro racconto. Ci ritroveremo a breve per narrare una decade creativa, spregiudicata, ricca di fermenti e conquiste, eppure drammatica e dolorosissima: gli Anni Ottanta.Interviste a: Ricky Tognazzi, attore e regista; Massimo Fini, giornalista; Maria Luisa Frisa, critico e fashion curator; Romani Cecconi, detta La Romanina; Porpora Marcasciano, attivista transgender e scrittrice; Felix Cossolo, attivista e imprenditore; Gigi Malaroda, attivista; Enzo Francone, attivista del Fuori!; Andrea Pini, scrittore e ricercatore; Polina Poletti, attivista lesbica; Pietro Tarallo, giornalista e critico cinematografico; Enrico Salvatori, autore e regista televisivo.BIBLIOGRAFIAElena Biagini, L’emersione imprevista, ETS, Pisa, 2018Romina Cecconi, Io, la "Romanina". Perché sono diventata donna, Vallecchi, FirenzeFelix Cossolo, Lucia Manzilli (a cura di), Felix Cossolo 40 anni in movimento. 1975-2015: Un viaggio nella storia della militanza gay, ?, Milano, 2015Maria Luisa Frisa, Stefano Tonchia, Walter Albini e il suo tempo. L'immaginazione al potere, Marsilio, Venezia, 2010FILMOGRAFIAIl vizietto (1978, Édouard Molinaro) La patata bollente (1979, Steno)ma anche…Dimenticare Venezia (1979, Franco Brusati)Ernesto (1979, Salvatore Samperi)

Om Podcasten

Un podcast per raccontare i primi 50 anni della storia del movimento e della comunità LGBTQ+ in Italia.Interviste, materiali d’archivio, musica e tantissimi aneddoti per recuperare le radici dell’orgoglio omosessuale.Seguici anche sulla nostra pagina Facebook, sul profilo Instagram e sul sito leradicidellorgoglio.it